Un Topolino di campagna fece per sua sfortuna amicizia con una Rana.
Quest’ultima, propose al Topolino di andare in giro insieme alla ricerca di cibo.
“In due” asseriva la Ranocchia “potremmo piĂš facilmente trovare qualche bocconcino prelibato. Anzi, sai cosa faremo? Ci legheremo le zampe l’un l’altro, cosĂŹ saremo sicuri di non lasciarci mai piĂš”.
Topino non seppe cosa ribattere e cosĂŹ da quel giorno cominciarono a uscire insieme. Prima si recarono in un campo di granoturco e si fecero una bella scorpacciata di mais. Quando furono entrambi stufi e ben sazi, ripresero il loro cammino.
Arrivarono ad uno stagno e la Rana, che da parecchi giorni non vedeva l’acqua, fu felice di saltarci dentro, senza pensare al povero Topino che, trascinato sul fondo, annegò. La Rana non se ne accorse neppure, ma continuò a rimanere felice nell’acqua. Il corpo del povero Topino, venne a galla e un Nibbio che volava sopra lo stagno lo vide. Subito piombò sull’acqua e afferrato il Topo, lo sollevò coi suoi potenti artigli. La Rana, ancora con la zampa legata a quella del Sorcio, fu violentemente trascinata fuori dall’acqua e anch’essa servĂŹ per sfamare il Nibbio.