Il Lupo Sazio e la Pecora | Esopo | Favole per Bambini

Il Lupo Sazio e la Pecora

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Fu un giorno fortunato per il Lupo: senza fare molta fatica aveva trovato di che cibarsi abbondantemente, approfittando di un Leprotto rimasto vittima di una trappola. Stava ancora leccandosi i baffi, quando ebbe occasione di concedersi un supplemento con una Fagianella trovata per terra impallinata da un cacciatore.

Ora era veramente sazio, non avrebbe potuto ingoiare più neppure una bacca. In sovrappiù che cosa gli capitò? Una Pecora che, nell’incrociare la sua strada, appena lo vide cadde al suolo per la paura, priva di forze.

Il Lupo, che aveva già la pancia troppo piena, volle fare il grande e la rassicurò con queste parole:

— Stai tranquilla, ti lascerò andare via senza farti alcun male se saprai espormi tre desideri.

La pecora, riavutasi dallo spavento, si alzò e, concentratasi un momento, parlò così:

— Prima di tutto confesso che non avrei mai voluto incontrarti. Seconda cosa, se proprio ciò doveva avvenire, avrei voluto trovarti cieco. Visto però che nessuno di questi due desideri è stato esaudito, passo al terzo sperando che questo ottenga un buon fine, e cioè che tu e tutta la tua razza siate maledetti e facciate una brutta fine, voi che mi avete reso la vita impossibile e avete mangiato centinaia di mie compagne che non vi avevano mai fatto alcun male!

— Apprezzo la tua sincerità — commentò serenamente il Lupo — perciò ti lascio andare senza neppure toccarti.

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