Il Fidanzato Brigante | Favole per Bambini

Il Fidanzato Brigante

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Tempo di lettura: 6 Minuti

C’era una volta un mugnaio, che aveva una bella figlia; e, quando fu in età da marito, avrebbe voluto collocarla con un buon matrimonio. Pensava: << Se viene un pretendente come si deve e me la chiede in moglie, gliela darò ». Presto arrivò un pretendente, che sembrava molto ricco; e il mugnaio, non trovando nulla da ridire, gli promise sua figlia. Ma la fanciulla non l’amava come si deve amare il fidanzato e non se ne fidava affatto; ogniqualvolta lo vedeva o ci pensava, provava un intimo ribrezzo. Un giorno egli le dissc:

— Sei la mia fidanzata e non vieni mai a trovarmi —.

La fanciulla rispose:

— Non so dov’è la vostra casa —.

Disse il fidanzato:

— La mia casa è là fuori, nel fitto del bosco —.

Ella cercò un pretesto e disse che non avrebbe saputo trovar la strada. Ma egli insisté:

— Devi venir da me domenica prossima, ho già fatto gli inviti; spargerò della cenere, perché tu possa trovare la strada nel bosco —.

La domenica, quando la fanciulla stava per mettersi in cammino, le venne una gran paura, e non sapeva neppur lei perché; per poter segnare il sentiero, si riempi le due tasche di ceci e lenticchie. All’ingresso del bosco, era sparsa la cenere; ella la segui, ma ad ogni passo buttò qualche cece in terra, a destra e a sinistra. Camminò quasi tutto il giorno, finche’ giunse nel più folto del bosco, a una casa solitaria che non le piacque: le pareva cosi tetra e inquietante! Entrò, ma non c’era nessuno; regnava il più profondo silenzio. D’un tratto, una voce gridò:

Fuggi fuggi, bella sposa,

di briganti è questa casa.

La fanciulla alzò gli occhi e vide che la voce veniva da un uccello, in una gabbia appesa alla parete. Di nuovo esso gridò:

Fuggi fuggi, bella sposa,

di briganti è questa casa.

La bella sposa andò da una stanza all’altra e girò per tutta la casa, ma era tutto vuoto e non trovò anima viva. Giunse finalmente in cantina; là sedeva una vecchia decrepita, con la testa tremante.

— Potete dirmi se il mio fidanzato abita qui?. — domandòla fanciulla.

— Ah, povera bimba, — rispose la vecchia, — dove sei incappata, in un covo di briganti. Tu credi di essere una sposa alla vigilia delle nozze, ma le tue nozze saran con la morte. Vedi, ho dovuto metter sul fuoco un gran paiolo pieno d’acqua. Se cadi nelle loro mani, ti fanno a pezzi senza pietà, ti fan bollire e ti mangiano; perché sono cannibali. Se io non ho compassione di te e non ti salvo, sei perduta.

E la vecchia la condusse dietro a una gran botte, dove non potevano vederla.

— Sta’ cheta come un topolino, — disse, — non muoverti e non dar segno di vita, o sei spacciata! Stanotte, mentre i briganti dormono, fuggiremo: da un pezzo ne aspetto l’occasione —.

Non aveva finito di parlare che tornò a casa quella banda di scellerati. Trascinavan con sé un’altra fanciulla, erano ubriachi e non davan retta al suo pianto e alle sue grida. Le fecero bere tre bicchieri colmi di vino, uno bianco, uno rosso e uno giallo; e le si schiantò il cuore. Le strapparono le belle vesti, la misero su una tavola, fecero a pezzi il bel corpo e lo cosparsero di sale. La povera sposa dietro la botte era tutta tremante; vedeva bene che destino le avevano riservato i briganti. Uno di loro notò un anello d’oro al dito sottile dell’uccisa, e non riuscendo subito a sfilarlo prese una scure e mozzò il dito; ma questo schizzò in aria e cadde dietro la botte, proprio in grembo alla sposa. Il brigante prese un lume e si mise a cercarlo, ma non lo poté trovare. E un altro gli disse:

— Hai già cercato anche dietro la grossa botte? — Ma la vecchia gri-

— Venite a mangiare, cercherete domani: il dito non vi scappa.

— La vecchia ha ragione, — dissero i briganti;

smisero di cercare, sedettero a tavola e la vecchia versò loro un sonnifero nel vino, cosicché si coricarono tosto in cantina, s’addormentarono e si misero a russare. Udendoli, la sposa usci da dietro la botte, e dovette scavalcare tutti i dormenti che giacevano in fila per terra e aveva una gran paura di svegliarne qualcuno. Ma con l’aiuto di Dio riusci a passare. La vecchia sali con lei, apri la porta e fuggirono il più in fretta possibile dal covo degli assassini. Il vento aveva soffiato via la cenere, ma ceci e lenticchie eran germogliati e al chiaro di luna indicavan la via. Camminarono tutta la notte e la mattina giunsero al mulino. La fanciulla raccontò a suo padre tutto quel che era accaduto.

Quando venne il giorno delle nozze, comparve lo sposo; ma il mugnaio aveva invitato tutti i suoi parenti e amici. A tavola ognuno dovette raccontare una storia. La sposa sedeva tacita, senza dir parola. Allora lo sposo le disse:

— Cuor mio, non hai niente da raccontare? narra qualcosa -.

Ella rispose:

— Raccontero un sogno. Camminavo sola per un bosco e infine giunsi a una casa. Non c’era anima viva, ma soltanto un uccello, in una gabbia appesa alla parete; e l’uccello gridò:

Fuggi fuggi, bella sposa,

di briganti è questa casa.

Due volte lo gridò. Amor mio, non è che un sogno. Attraversai tutte le stanze, ed eran tutte vuote, e così sinistre! Finalmente scesi in cantina ; c’era una vecchia decrepita, con la testa tremante. Le domandai: « Abita qui il mio sposo? » Rispose: « Ah, povera bimba, sei caduta in un covo d’assassini! Abita qui il tuo sposo, ma ti ucciderà e poi ti farà a pezzi, ti farà bollire e ti mangerà ». Amor mio, non è che un sogno. Ma la vecchia mi nascose dietro una gran botte, e appena fui nascosta tornarono i briganti, e trascinavano con sé una fanciulla; le fecero bere tre qualità di vino, bianco, rosso e giallo; e il cuore le si schiantò. Amor mio, non è che un sogno. Poi le tolsero le belle vesti, la misero sulla tavola, fecero a pezzi il bel corpo e lo cosparsero di sale. Amor mio,non è che un sogno.Uno dei briganti vide ch’ella aveva un anello al dito e, siccomehera era difficile sfilarlo, prese una scure e tagliò il dito; ma il dito schizzo in aria, cadde dietro la grossa botte, proprio nel mio grembo. Ed eccolo qui —.

Cosi dicendo, lo tirò fuori e lo mostro ai presenti. Il brigante, che durante il racconto era diventato bianco come un panno lavato, balzò in piedi e cercò di fuggire; ma gli ospiti lo trattennero e lo consegnarono al tribunale, dove per le sue infamie fu giustiziato con tutta la banda.

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