Il Cane e il Sonaglio | Esopo | Favole per Bambini

Il Cane e il Sonaglio

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In un villaggio vi fu un certo periodo in cui alcuni bambini venivano morsicati da il Cane. Il guaio era che nessuno poteva prevenirne il morso perché questo cattivo soggetto si intrufolava con aria mansueta nei gruppi di bambini mentre giocavano partecipava allegramente ai loro trastulli e poi, quando quelli meno se I’aspettavano, allungava il muso e…zac! addentava a tradimento una morbido coscetta.

Allora le mamme disperate andarono a protestare dal padrone del Cane, dicendo:

— Insomma, faccia qualche cosa; non pretenderà che ogni giorno uno o l’altro dei nostri bambini torni a casa in lacrime con il segno di quegli orribili dentacci sulle tenere carni.

Il padrone si scusò e promise che avrebbe provveduto in qualche modo affinché ciò non avvenisse più.

Alla fine però concluse che, non potendo costringere il suo Cane a starsene tutto il giorno nella cuccia e uscire solo se legato al guinzaglio, la cosa migliore era attaccargli un sonaglio, il cui suono avrebbe preannunciato la sua presenza mettendo i bambini sulla difesa e inducendoli a ripararsi in casa.

Infatti dal giorno in cui fu applicato questo rimedio non ci furono più lagnanze.

Il Cane, sentendosi superiore ai suoi simili per via di quel sonaglio appeso al collo, scuoteva il capo per farsi sentire…non a scopo umanitario, ma per pavoneggiarsi.

Una vecchia Cagna senza peli sulla lingua, compatendolo per la sua vanità, un mattino lo apostrofò con queste parole:

— Che cosa credi, che ti abbiano messo quel sonaglio come premio perché se migliore degli altri? Anzi, è proprio il contrario; te l’hanno messo perché la gente abbia il tempo di salvarsi dalla tua cattiveria.

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