Un Cacciatore, che viveva con la sua vecchia mamma in una casa piuttosto isolata, aveva un grosso problema: quando si allontanava era costretto a lasciare la sua cara vecchietta sola, indifesa di fronte al pericolo di ladri o briganti. Il solo Cane che possedeva era un Bracco istruito per la caccia secondo le attitudini della sua razza. Decise quindi di acquistare un altro Cane, un Pastore Tedesco e addestrarlo a fare da guardia.
Fu la soluzione giusta per la tranquillità di madre e figlio.
Il Cacciatore nel periodo autunnale si alzava all’alba e con il suo fido e bravo Bracco andava per boschi e canneti, ritornando a casa con il carniere pieno di selvaggina. Naturalmente ne riserbava una parte ai due Cani, dividendola in parti uguali.
Il Bracco non approvò il comportamento del suo padrone; ma, invece di prendersela con lui, inveì contro il suo compagno:
– Comoda, eh, la vita per te! lo mi alzo all’alba, mi sobbarco una faticaccia che neanche te la immagini, in mezzo al fango, rovi spinosi, pioggia, vento e pericoli di tutti i generi; il signorino qui presente intanto se ne sta tranquillo a riposare in attesa di ladri…che forse non verranno mai, con il risultato che si gode quanto me il frutto del mio lavoro…
– Scusa, – lo interruppe il Cane da guardia – è colpa mia se sono stato addestrato ad un mestiere che mi costringe a stare sempre qua fermo e mi fa lavorare solo in casi di emergenza? Prenditela dunque con il nostro padrone che ha deciso di affidarci due compiti così diversi, nutrendoci però nello stesso modo. Per vivere debbo pur mangiare anch’io!